Che cos’è la fibromialgia?
La fibromialgia è una malattia che colpisce prevalentemente le donne in età adulta e si manifesta con dolori diffusi e intensi che coinvolgono muscoli, tendini e legamenti.
Chi soffre di questa patologia riscontra un aumento della tensione muscolare e della rigidità di numerose sedi dell’apparato locomotore. Molto spesso compare, inoltre, affaticamento associato a disturbi legati all’ansia e alla depressione.
La fibromialgia non altera gli indici di infezione né la struttura di muscoli e tessuti fibrosi.
E’ sempre presente un dolore cronico e diffuso in tutto il corpo (muscoli ,tessuti fibrosi e articolazioni). Le zone più colpite sono le spalle, il collo, il torace, le cosce e le braccia. Il dolore aumenta se viene esercitata una pressione coi polpastrelli in alcuni punti, detti punti sensibili o tender points.
Possono, inoltre, manifestarsi stanchezza, astenia, disturbi dell’umore, disturbi del sonno, irritabilità, nervosismo, insonnia e disturbi correlati allo stress, sindrome del colon irritabile, emicrania, rigidità muscolare, formicolii in entrambi i lati del corpo, patologie a carico del tessuto connettivo.
Quali sono le cause che portano a una diagnosi di fibromialgia?
Le cause della fibromialgia non sono ancora ben note, pare però accertato che alla base ci sia una ipersensibilità al dolore causata da una reazione anomala del cervello agli stimoli dolorosi. Si tratta di una patologia a genesi multifattoriale: fattori genetici, cause ormonali, alterazione dei livelli di serotonina, dopamina, adrenalina.
Come si cura la fibromialgia?
Non esiste una cura risolutiva, in quanto nella maggior parte dei casi la fibromialgia è una condizione cronica, anche se talvolta si può assistere a una remissione spontanea se diminuiscono i fattori di stress.
E’ possibile conviverci alleviando i sintomi combinando diversi approcci terapeutici: utilizzo di farmaci per il dolore, farmaci per migliorare la qualità del sonno, alimentazione corretta, stretching, tecniche di rilassamento, ipnosi, meditazioni guidate, e tecniche di respirazione controllata.
Yoga e ipnosi per alleviare la fibromialgia
Studi clinici randomizzati hanno evidenziato che lo yoga influenza in maniera significativa la risposta benefica, così come l’utilizzo dell’ipnosi contribuiscono ad adottare un approccio multidisciplinare che conduca il paziente ad ottenere gli strumenti necessari per conseguire una capacità strategica definita di “self-management”, che gli consenta di scegliere le terapie più opportune ed idonee per il suo caso specifico secondo l’approccio chiamato di “medicina personalizzata e\o medicina di precisione”.
Lo yoga terapeutico è una pratica globale che opera sia sul piano fisico, sia su quello mentale e si basa sul principio delle diverse dimensioni che formano l’essere umano. Dimensioni tra loro strettamente connesse, motivo per il quale è possibile influenzare in modo positivo la vita delle persone aumentando la flessibilità del corpo, la mobilità articolare rendendo fluidi e agevoli i movimenti.
Lo yoga dolce sviluppa, inoltre, la forza, strutturando le fibre muscolari e la tonicità, migliora l’agilità e il senso di equilibrio e rinforza il sistema nervoso autonomo attraverso la buona gestione sia del sistema simpatico che favorendo una buona gestione delle emozioni, che spesso causano immobilità e sensazione di blocco all’interno del corpo fisico.
Infine, lo yoga terapeutico migliora la circolazione linfatica e la circolazione sanguigna.
Dove vi è un corpo flessibile vive una mente flessibile e un animo aperto.
Come si pratica lo yoga terapeutico?
con movimenti lenti e controllati
le posizioni devono essere mantenute per breve tempo
riportare spesso la consapevolezza ai cambiamenti che avvengono durante la pratica è un processo continuo di trasformazione.
Lo yoga, in concomitanza con le induzioni ipnotiche, può portare la persona verso uno stato modificato ma fisiologico di coscienza che, studi fatti, testimoniano avere la capacità di alterare e modulare la percezione del dolore. La componente cognitivo-affettiva del dolore viene meglio controllata rispetto a quella sensoriale, ovvero l’intensità dello stimolo. In recente studio doppio ceco controllato (De Benedittis, 2012) ha evidenziato che l’ipnosi induca significative riduzioni di numerosi parametri correlati al dolore (intensità ,durata, frequenza, consumo di analgesici).
Se vuoi provare i benefici che Yoga e ipnosi possono portare nella gestione della tua patologia, contattaci per entrare nel nostro corso di yoga terapeutico e cominciare subito a sentirti meglio!
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